Cosa è la Pirografia...

La Pirografia (dal greco "scrivere con il fuoco") possiamo classificarla come l'arte tradizionale di disegnare bruciando la superficie di materiali naturali come il legno o la pelle. Attraverso questa tecnica possiamo generare una vasta gamma di tonalità naturali e di effetti sottili che possono dar vita ad un immagine che varia dal seppia al nero marcato. Una volta che il disegno è compiuto si può arricchirlo con del colore sfumandolo leggermente o accentuandone alcume parti significative.
L'atto di disegnare in Pirografia deve essere calmo, costante e deciso, ma non troppo lento altrimenti la punta rovente della penna rovina il supporto e nemmeno troppo veloce perchè il materiale di supporto deve poter bruciare.
Oggi la Pirografia la si effetua con uno strumento elettrico chiamato Pirografo che è composto da una penna alla quale si possono aggiungere punte di vario tipo e un trasformatore che permette di riscaldare le punte facendole diventare incandescenti, pronte per incidere la supeficie.

Tipi di legno e caratteristiche

Esiste in natura una grande varietà di legno adatto alla pirografia. La scelta del legno dipende dell'uso che si farà dell'oggetto, del risultato che si vuole ottenere e della tecnica che verrà impiegata. Di seguito sono riportate le caratteristiche di alcuni tipi di legno.
Abete: é un materiale molto bello per le sue venature ma è molto poroso e fragile, difficile da pirografare per l'alternarsi delle parti tenere alle dure.
Acero: bianco, solcato da ondulazioni grigiastre e dure. Consente un lavoro preciso e molto piacevole malgrado la sua durezza.
Agrifoglio: molto duro, compatto, si leviga bene. Richiede un certo impegno ma da ottimi risultati.
Bosso: molto duro, pesante, color giallo pallido. Dà ottimi risultati ma è molto costoso.
Carpino: legno bianco, duro di difficile lavorazione a causa della direzione irregolare delle sue fibre.
Castagno: facile da lavorare ma poco resistente.
Ciliegio: grigio rossastro, con venature brune, si lavora facilemente, si leviga bene ma è soggetto a incurvarsi.
Corniolo: bianco, molto duro.
Faggio: è difficile da levigare perchè duro e si spacca facilmente. Consente però una pirografia molto precisa.
Frassino: molto adatto per la pirografia.
Limone: giallo chiaro, acquista una lucentezza molto bella ed è di facilissima lavorazione.
Mogano: scuro e duro, non consente di realizzare opere particolarmente contrastate e quindi di qualità discreta dal punto di vista cromatico.
Noce: giallo caldo, permette lavori di precisione ma molto costoso.
Pioppo: facile da pirografare perchè tenero e di ottimo rendimento cromatico.
Platano: di grana fine, si leviga molto bene, non si sforma. E' bruno e meno duro del faggio.
Quercia: E' assai difficile da lavorare a causa della sua durezza e della sua venatura.
Tiglio: ha una grana fine, di color giallo delicato, molto adatta per lavori a punto.Ottimo per la pirografia.

Sono adatti per essere pirografati anche i compensati e gli agglomerati (come il Prespan) poichè di facile lavorazione.

Il pirografo

Il pirografo è composto da 4 elementi fondamentali:

- un apparecchio elettrico che converte la corrente elettrica di rete in corrente a bassa tensione (un trasformatore);
- un variatore di temperatura;
- una penna sulla quale si inseriscono delle punte;
- punte intercambiabili (di varia forma e grandezza);


Pirografo

Pirografo

Punte

Punte

mercoledì 29 aprile 2009

Caricatura Totò 3


Realizzato con pirografo e tempere su legno
dimensioni 18 x 22

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